Ai morti in autostop

Titolo originale:

To the Hitchhiking Dead

Contenuto del libro:

To the Hitchhiking Dead" è un libro-sequenza tratto dai taccuini scritti tra il 1986 e il 1988 mentre faceva l'autostop in Europa e in Inghilterra o comunque non faceva nulla. Un poeta sconosciuto - anche a se stesso - che non sapeva di cercare e fuggire dall'amore perduto, e che pensava di essere l'unico asiatico strampalato sulle strade con lo smalto e le perle. Quegli schizzi sul taccuino andavano verso una rapsodia epica che non è mai stata scritta. Quando venni pubblicato negli anni Novanta, la mia poesia era inquadrata in una discorsività post-linguistica: dura, vituperata, diretta a veri lettori-pubblico (epistole, performance). Nessuno avrebbe saputo che il poeta era fatto di tali vaneggiamenti romantici.

Quando sono tornato tardivamente e a malincuore nell'insignificante mondo della poesia dopo un lungo silenzio, ho voluto sapere cosa facessero i vangardisti in questi giorni. Ho trovato una nuova rivista online in PDF prodotta a Seoul (Erototplasty), e il primo numero conteneva una lunga poesia intitolata "The A1" di RTA Parker. Era come leggere la mia poesia abbandonata, con le stesse cadenze e visioni romantiche. In seguito lo incontrai e gli dissi che non aveva senso completare il mio poema. Lui ha esitato, e nel 2019 ho scoperto di voler rivisitare la dozzina di quaderni per ricomporla. Richard Parker ha scritto una versione del mio poema e poi io ho scritto il mio poema.

Tornare a recuperare il progetto dopo 35 anni vede un riavvicinamento tra i due sé-poeti. Io scrivo nei frammenti del passato e i quaderni scrivono nel mio presente occluso. Ho mantenuto la traccia scribale di ciascuno conservando gli stili ortografici: Prima del 1990 o giù di lì, scrivevo in modo convenzionale, mentre in seguito ho intrapreso la strada dell'ortografia non convenzionale che è diventata la firma del mio lavoro; quindi le sezioni contemporanee hanno un'ortografia deformata, ma la scrittura originale dei quaderni è indeformata.