Acculturazione e assimilazione religiosa nella Gallia Belgica e in Aquitania dalla conquista romana alla fine del II secolo d.C.

Acculturazione e assimilazione religiosa nella Gallia Belgica e in Aquitania dalla conquista romana alla fine del II secolo d.C. (Alasdair Watson)

Titolo originale:

Religious Acculturation and Assimilation in Belgic Gaul and Aquitania from the Roman Conquest until the End of the Second Century CE

Contenuto del libro:

L'opinione prevalente sulla religione gallo-romana è che si trattasse di una fusione tra le due religioni. Gli studiosi che dissentono da questa opinione possono essere divisi in due gruppi diversi. Da un lato, gli studiosi sostengono che, durante un periodo formativo della civiltà gallo-romana, ci sia stato un parziale abbandono dei riti gallici, che la religione romana sia stata intesa come migliore e diversa e che la religione gallo-romana abbia offerto di più dal punto di vista spirituale e materiale. D'altra parte, altri ricercatori sostengono che le divinità galliche continuarono a essere venerate, alcune sotto una veste romana, altre nella loro forma originaria preromana.

Tuttavia, accettano l'aniconismo, l'atettonismo e le notizie secondo cui i Romani avrebbero interrotto i sacrifici umani e la caccia alle teste. Questo volume sostiene non solo che il culto delle divinità galliche continuò, ma anche che la religione gallica utilizzava santuari artificiali e immagini antropomorfe già prima della conquista romana, che la scomparsa dei sacrifici umani è stata erroneamente attribuita ai Romani e che questi ultimi non hanno mai soppresso la caccia alle teste. Nel primo capitolo vengono esaminati alcuni problemi concettuali, tra cui quelli relativi alla terminologia, ai presupposti e agli errori. Nel secondo capitolo vengono esaminate le fonti archeologiche e letterarie di informazione sulla religione gallica e la loro affidabilità. Sulla base di queste fonti, nel terzo capitolo, si identificano le divinità galliche e si decodifica l'enigma del pantheon delineato da Cesare. Nel quarto capitolo si conferma l'uso di strutture formali di culto e rituali da parte dei Galli e si analizzano gli elementi essenziali di tali strutture, sostenendo l'argomentazione con un confronto tra santuari celtici preromani sia all'interno che all'esterno dell'Impero romano. Nel quinto capitolo il concetto di sacrificio viene esaminato da una prospettiva antropologica e questo approccio viene applicato a tutti i sacrifici gallici.

Vengono esaminati anche i rituali gallici di divinazione e di circumambulazione. Nel sesto capitolo si gettano le basi del significato magico-religioso e della popolarità della caccia alla testa. Infine, nel settimo capitolo, viene definita la credenza celtica nell'Aldilà e ne viene dimostrata l'attrattiva. In ogni capitolo si esamina il numero di queste credenze e usanze galliche che continuarono dopo la conquista romana e si dimostra che la religione gallica non fu abbandonata, che la progettazione dei santuari celtici fu la base per la progettazione dei templi gallo-romani e che la religione gallo-romana continuò a essere gallica oltre che romana.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781407300368
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Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)