A volte ci penso: Saggi

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Titolo originale:

Sometimes I Think about It: Essays

Contenuto del libro:

Una raccolta di saggi di uno scrittore che "potrebbe scrivere sotto... l'influenza di un genio" ( Vanity Fair ).

In Sometimes I Think About It (A volte ci penso), Stephen Elliott raccoglie saggi personali, reportage e profili scritti nell'arco di quindici anni per raccontare una storia potente di outsider e underdog.

Passando dal sé al civile, il libro inizia con una serie di saggi che ripercorrono l'infanzia di Elliott con un padre violento ed erratico, la sua vita di strada da adolescente e il suo crescente interesse per il travestitismo e il masochismo. Queste storie, che vanno dal ritratto comico di una settimana passata a ospitare il fratello minore a una brutale rappresentazione della depressione, forniscono un contesto per i saggi successivi.

Uscendo nel mondo, Elliott racconta di un uomo che perde la sua famiglia in una frana nella California del Sud, esplora le realtà inquietanti della vita in Palestina e dipinge un quadro agghiacciante di un giovane intrappolato nel complesso carcerario-industriale. L'ultima sezione, "Gli affari dell'America sono affari", mostra il costante interesse di Elliott per lo spettacolo del denaro in America, dalla musica pop alla pornografia all'editoria, e si conclude con un resoconto stravagante dell'assalto dell'industria tecnologica a West Los Angeles.

Sulla base della straordinaria narrazione che ha caratterizzato il suo libro di successo, The Adderall Diaries, la ricerca di dignità e felicità di Elliott lo porta a raccontare con grande simpatia le storie di chi è distrutto e cerca di essere integro.