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The Face Mask In COVID Times
La semplice maschera facciale in tessuto è un agente chiave nella lotta contro la diffusione globale del COVID-19. Tuttavia, al di là del suo ruolo di copertura protettiva contro l'infezione da coronavirus, la maschera facciale è portatrice di un potente potere simbolico e politico e suscita intense emozioni. Adottando una prospettiva internazionale informata dalla teoria sociale, The Face Mask in COVID Times: A Sociomaterial Analysis offre un'indagine intrigante e originale delle dimensioni sociali, culturali e storiche del face-masking come pratica nell'era della COVID.
Invece della "società del rischio" di Beck, oggi viviamo in una "società del COVID", i cui effetti a lungo termine non sono ancora stati sperimentati o immaginati. Tutto è cambiato. La crisi COVID ha generato nuove forme di socialità e nuovi modi di vivere e muoversi nello spazio e nel tempo. In questo nuovo mondo, la maschera facciale è diventata un oggetto significativo, posizionato come uno dei modi principali con cui le persone possono proteggere se stesse e gli altri dall'infezione da coronavirus. La maschera facciale è ricca di significato simbolico e di valore pratico. Nelle parole della teorica Jane Bennett, la maschera facciale ha acquisito un nuovo "potere di cosa" in quanto si è unita ai corpi umani in questi tempi di incertezza, malattia e morte.
Il ruolo della maschera facciale ai tempi della COVID è stato oggetto di dibattito e dissenso, suscitando forti sentimenti. È importante considerare i contesti storici e culturali in cui vengono indossate (o non indossate) le maschere facciali contro il contagio da COVID. In alcuni Paesi, come il Giappone e altre nazioni dell'Asia orientale, l'uso di maschere facciali ha una lunga tradizione. La copertura totale o parziale del viso, come il velo, è una pratica comune in regioni come il Medio Oriente. In molti altri Paesi, tra cui la maggior parte di quelli del Nord globale, la maggior parte delle persone, a parte gli operatori sanitari, ha poca o nessuna esperienza di maschere facciali. Hanno dovuto imparare a dare un senso alla mascheratura come pratica protettiva e a incorporare le maschere facciali nelle loro pratiche e routine quotidiane.
Le pratiche di mascheratura sono diventate altamente politiche. Gli Stati Uniti hanno assistito a proteste contro l'uso di maschere facciali che si basano sull'"individualismo sovrano", una nozione molto specifica del clima politico contemporaneo di quel Paese. Le maschere sono state indossate anche per fare dichiarazioni politiche: per esempio, con dichiarazioni antirazziste, ma anche con il sostegno alla campagna di Trump. Nel frattempo, celebrità e influencer hanno cercato di sostenere l'uso delle maschere facciali come parte del loro branding, mentre creatori d'arte, musei, designer e produttori di moda innovativa hanno individuato l'opportunità di trarre profitto da questo nuovo e improvviso mercato. Le maschere facciali sono diventate un oggetto di moda oltre che un dispositivo medico: un modo per significare l'individualità e le convinzioni di chi le indossa e la sua posizione etica in relazione alla necessità di proteggere la propria e l'altrui salute.
Il libro The Face Mask in COVID Times: A Sociomaterial Analysis fornisce un'analisi breve e accessibile delle dimensioni sociomateriali della maschera facciale nell'epoca del COVID-19. Il libro presenta sette brevi capitoli e un epilogo. Per illustrare i nostri punti teorici, mettiamo insieme prospettive teoriche sociomateriali con esempi convincenti tratti dai consigli e dalle campagne di salute pubblica, dall'attivismo anti-maschera e dalla cultura popolare (notizie, post di blog, video, siti di shopping online, opere d'arte) e utilizziamo immagini a sostegno della nostra analisi.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)