Punteggio:
Il libro offre un'immersione vibrante e coinvolgente nella storia e nell'influenza della band Suicide, catturando l'atmosfera della New York City degli anni '70 e '80. Mentre molti lettori lodano la scrittura, lo stile narrativo e il valore complessivo dell'intrattenimento, alcuni criticano la mancanza di analisi critica e l'affidamento a resoconti romanzati, che sminuiscono il significato storico della band.
Vantaggi:⬤ Stile di scrittura coinvolgente
⬤ evoca nostalgia e atmosfera
⬤ fornisce approfondimenti sulla scena musicale e sul contesto culturale
⬤ accessibile a chi non conosce il gruppo
⬤ aneddoti interessanti su altre leggende del rock
⬤ piacevole per gli appassionati di storia della musica.
⬤ Manca un'analisi critica e approfondita del contesto storico della band
⬤ alcuni lettori ritengono che si tratti più di un resoconto romanzato che di un resoconto fattuale
⬤ alcuni dettagli possono essere imprecisi
⬤ potrebbe essere percepito come un'occasione mancata per un'opera più accademica.
(basato su 13 recensioni dei lettori)
Suicide's Suicide
La New York degli anni Settanta era un incubo urbano: indigente, sporca e pericolosa. Mentre il paese voltava collettivamente le spalle alla Grande Mela, due vigilanti musicali emersero dal miasma.
Armati solo di corrente alternata amplificata, Alan Vega e Marty Rev dei Suicide si misero a salvare l'anima dell'America. Il loro rumore armato terrorizzava il pubblico ignaro. I Suicide potevano scatenare una rivolta con la sola mancanza di una chitarra.
Chi affrontava i loro spettacoli dal vivo spesso fuggiva impaurito o formava una band (a volte entrambe le cose). Questo libro cerca di dare al lettore un posto in prima fila in uno spettacolo dei Suicide.
I Suicide sono una delle band più originali, più incomprese e più influenti del secolo scorso. Sebbene i Suicide abbiano sempre avuto un seguito di culto, la band è ancora relativamente sconosciuta al di fuori della loro cerchia musicale.
Questo libro, che si oppone all'idea di una storia musicale di nicchia, analizza i parallelismi tra gli antieroi della Marvel Comics degli anni Settanta e l'innovativo primo album dei Suicide. Andi Coulter racconta la storia di due Ghost Riders musicali che imparano a sfruttare il loro superpotere sonoro, usando il rumore come un richiamo per un futuro migliore.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)